Dal punto di vista economico invece..
Vengono istituiti i Consigli provinciali dell’economia con la legge 18 aprile 1926, n. 731 in ciascuna provincia con sede nel capoluogo. Sono organi consultivi dello Stato e delle amministrazioni locali; rappresentano gli interessi delle attività produttive nelle rispettive province e ne assicurano e promuovono il coordinamento e lo sviluppo.
I Consigli assorbono le Camere di commercio, i Consigli agrari provinciali, i Comitati forestali, le Commissioni provinciali dell’agricoltura e i Comizi agrari assumendone tutte le attività e gli oneri. La legge abroga tutte le disposizioni che regolano enti e organi assorbiti.
Tra gli incarichi del Consigli troviamo:
- raccolta ed elaborazione di notizie e dati riguardanti l’agricoltura, il commercio, l’industria e il lavoro; le condizioni in cui tali attività si svolgono;
- formulazione delle proposte relative all’agricoltura, industria, commercio, lavoro e previdenza sociale al Governo e alle pubbliche amministrazioni ;
- fondazione o amministrazione di istituti d’istruzione agraria, industriale, commerciale, servizi e aziende, con l’autorizzazione del Ministero dell’economia nazionale
- promozione di iniziative volte all’incremento della produzione;
- compilazione periodica della raccolta degli usi e delle consuetudini commerciali e agrarie della provincia;
- rilascio dei certificati d’origine delle merci e delle carte di legittimazione ai viaggiatori di commercio.
Il Consiglio provinciale dell’economia si articola in quattro sezioni:
I sezione: agricola e forestale;
II sezione: industriale;
III sezione: commerciale;
IV sezione: lavoro e previdenza sociale.
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